Da "The Hamilton Spectator" / Entertainment.
Il Maestro Cataldo ha sempre ben tenuto in primo piano ed in evidenza il suono delicato e grazioso di Wood.Questo ha voluto dire tenere il “tutti” un po’ distante e in scala ridotta piuttosto che rendere le meravigliose pitture musicali di Vivaldi vivacemente immediate ed irresistibili.
Detto ciò, Wood e Cataldo hanno modellato la musica in modo magnifico e sicuramente convincente ed i primi strumenti dell’orchestra sono intervenuti con effetto.
In genere, quando il pubblico applaude tra i movimenti mi fa piacere, significa che c’è gente nuova fra il pubblico e questo è positivo. Ma la claque fu così persistente che si è temuto di avere applausi anche fra un tuono e l’altro durante la tempesta dell’Estate.
Il momento di maggiore interesse della serata è stato quello della Sinfonia in Re di Cherubini. Sinfonia di raro ascolto, un pezzo di enorme fascino che spicca anche in un programma per altri versi già affascinante.
Qui Cataldo è stato libero di modellare la musica e di richiedere all’orchestra coraggio, passione e impegno e lo ha fatto splendidamente.
Cataldo, Italiano di Palermo, è un musicista elegante e di grande guida, con una vasta esperienza e un profondo interesse per la nuova musica. Forse un giorno ci potrà regalare degli altri momenti come questo.
Storms of applause dampen Four Seasons
The Hamilton Spectator / Entertainment
Maestro Cataldo kept Wood’s lovely but delicate sound well in the foreground but that meant everything had to be kept miniature and distant rather than making Vivaldi’s wonderful musical painting vividly immediate and compelling.
That said, both Wood and Cataldo shaped the music beautifully and most persuasively and the orchestra’s principals, Mikhail Brat, Mia King and Jack Mendelssohn weighed in to great effect.
Normally, when people clap between movements, it pleases me, it means new people have joined the audience and that’s all to the good. But a large, persistent and obstinate section of the audience didn’t just applaud each season, they applauded every movement of the season, so instead of just four seasons, we got about three year’s worth.
So persistent was this claque that one feared we’d get applause between each thunderclap in summer’s storm.
The highlight of the evening was the rarely heard Cherubini Symphony in D, a piece of enormous charm that stood out even in a program of very charming works.
Here Cataldo was free to shape the music and to demand courage, passion and commitment and he did it splendidly.
Cataldo, from Palermo, Italy is a graceful and helpful musician, who has worldwide experience and a profound interest in new music. Perhaps, one day, he could bring us some.