Da "Musica Jazz" - Rassegna Mensile di Informazione e Critica Musicale.
Credo che la forza di questo disco, ed è una non trascurabile forza, non risieda negli assoli, bensì nella scrittura. Se si volesse trovare ad ogni costo un termine di paragone bisognerebbe fare un solo nome: Horace Silver. Anche se la musica è sensibilmente diversa, l'invenzione melodica di Cataldo & Costa è altrettanto immediata, ricca di sapori e vivacissima. Spiccano, in questo senso, lo scattante brano d'apertura composto da Cataldo e la "B" Suite scritta da Bonafede e la cui apertura, modulata su un ostinato plafond del contrabbasso e della batteria, lancia i fiati ad altissimo livello.
Il binomio palermitano, dunque, entra ufficialmente nella scena del jazz con una prova eccellente. Tra l'altro è ben difficile trovare un sestetto in grado di aver lo stesso impatto di una big band.